La pubblicità mirata è un concetto apparentemente molto chiaro: ma in che consiste precisamente? Un conto, infatti, è descrivere un approccio… tutt’altra cosa è metterla in pratica: come possiamo farla quindi? Quali sono i passi necessari, i media e gli strumenti che si possono utilizzare?
In questo articolo specializzato vedrai da dove partire, conoscerai le possibilità di pubblicità mirata che ci sono, saprai darti degli obiettivi, potrai farti un piano di azione su più mezzi di comunicazione e utilizzando diversi strumenti.
Dopo di che saprai come misurare i risultati e a cosa fare attenzione.
Indice dei contenuti
Gli obiettivi della pubblicità mirata
Nell’ottica di una campagna di marketing la pubblicità mirata quindi è un approccio che si esercita per raggiungere questi determinati obiettivi:
- Annunci che rispecchiano interessi specifici e comportamento degli utenti.
- Abbattimento degli sprechi.
- Aumento del ROI.
- Engagement.
- Accesso a dati approfonditi che permettono di fare analisi di mercato utili anche per altro.
- Raggiungimento di consumatori potenziali in vari stadi del percorso d’acquisto.
Gli strumenti che hai a disposizione
Il primo passo è darti degli obiettivi che possono essere ad esempio aumentare la brand awareness, generare lead, promuovere vendite o migliorare l’engagement. Poi devi comprendere il tuo pubblico in rapporto al tuo brand, raccogliendo dati demografici, interessi, comportamenti di acquisto e qualsiasi altra informazione rilevante che possa aiutarti a creare un profilo dettagliato dei tuoi potenziali clienti.
Tutto questo lo puoi fare attraverso diversi strumenti:
- Google Analytics: per monitorare il traffico del sito web, le conversioni e il comportamento degli utenti.
- Google Ads: per creare campagne pubblicitarie sui motori di ricerca e sulla rete display, con un targeting avanzato basato su parole chiave, interessi e demografia.
- Meta business suite: per gestire campagne pubblicitarie su Facebook e Instagram.
- Mailchimp (o altri strumenti di email marketing): per segmentare il pubblico e personalizzare le campagne email.
- SEMrush o Ahrefs: per analisi SEO ad ampio spettro.
- Hootsuite o Buffer: per gestione e programmazione dei contenuti sui social media, offrendo anche analisi di performance delle campagne.
I mezzi di comunicazione per la pubblicità mirata
Ti consigliamo innanzitutto di focalizzarti sui social media, in quanto le persone ci passano il tempo a prescindere dal fatto se stiano cercando o meno i tuoi prodotti o servizi. Banalmente, mentre una persona scrolla tra i post o le storie su Instagram, potrà vedere la tua pubblicità perché l’algoritmo semplicemente gliela potrà consigliare. A tale proposito, studia bene le personalizzazioni pubblicitarie dei diversi social e vai per tentativi.
Un’altra strada intramontabile sono sicuramente i motori di ricerca, perché la pubblicità può essere mirata anche rivolgendosi direttamente a cosa cercano gli utenti. Quindi studia le parole chiave, analizzale e crea campagne con gli strumenti che ti abbiamo elencato sopra.
Altri mezzi di comunicazione che puoi utilizzare sono:
- le mail targettizzate.
- Gli annunci display visualizzati su reti pubblicitarie come Google Display Network, molto utili per migliorare la visibilità e supportare campagne di remarketing.
- Video advertising: hai presente le pubblicità prima, dopo o durante i video di YouTube?
- Anche la collaborazione con influencer può essere utile.
Tutte queste strade possono essere scelte in maniera esclusiva basandosi sul target oppure essere utilizzate in maniera congiunta e sinergica. Dipende tutto da dove è chi vuoi raggiungere. In linea generale si potrebbe dire che è meglio usare tutti questi mezzi insieme… ma di fatto costa sia a livello di tempo che di soldi. Quindi, la cosa più importante, è capire da cosa vale la pena cominciare ed eventualmente adottare un mezzo nuova di volta in volta.
Come misurare i risultati di un pubblicità mirata
Per misurare i risultati è cruciale stabilire indicatori chiave di prestazione (KPI) specifici. I più utili e diffusi sono:
- Il CTR, ovvero il rapporto tra i click che riceve un annuncio e quante volte l’annuncio appare.
- Il CPA, ovvero quanto costa ogni acquisizione, che può essere una vendita, un’iscrizione… risponde alla domanda:
- Il tasso di conversione: quanti utenti che hanno visto l’annuncio vengono acquisiti?
- Il ROI. Parliamo di una metrica conclusiva, ovvero il tuo ritorno sull’investimento. Il ROI si calcola facendo (Ricavi – Spese/Spese) x 1oo. Da questo calcolo otterrai la percentuale di guadagno avuto dalla tua campagna di pubblicità mirata.
L’analisi regolare di questi dati permette di vedere se la tua campagna sta funzionando e di capire come migliorarla.
Non ti resta che provare.
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