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Come aumentare la visibilità su Google

Aumentare la visibilità su Google è fondamentale per ogni attività che opera sul web. Per farlo ci sono diverse pratiche da seguire a partire dalla struttura del sito e dei suoi contenuti fino alla migrazione al protocollo https, passando per i social e la link building. Amplia il tuo bagaglio di conoscenze con noi.
11 Luglio 2023

Aumentare la visibilità su Google è un obiettivo chiave che deve porsi qualsiasi attività sul web.

Infatti oltre il 95% degli utenti italiani che cercano sui motori di ricerca lo fanno proprio su Google. Detto ciò, oggi vogliamo porre l’accento sul fatto che la qualità purtroppo non basta. Almeno per come è comunemente intesa.

Per chi ha preso la decisione di trasporre la propria attività anche sul web, il concetto di qualità non si deve sacrificare ma si apre anche a tutto il bagaglio di conoscenze atte ad aumentare la visibilità su Google. Bisogna rimanere aggiornati. Bisogna abbandonare certezze autoreferenziali.

uomo con torcia visibilità google

È necessario guardarsi intorno e considerare che la mole di attività e di contenuti simili ai tuoi sul web con molta probabilità è enorme, anche se sei inserito in un settore di nicchia e in attività altamente specifiche. Questo perché è tutto sotto gli occhi di tutti. Quindi qualsiasi idea alternativa che si riesce a ritagliare uno spazio speciale ed esclusivo può essere emulata e migliorata da qualcun altro che è lì pronto a farlo e che spesso ne fa una capacità.

E in questo non c’è nulla di scoraggiante e scorretto. È semplicemente il frutto della libera informazione e dell’accrescimento delle possibilità che abbiamo tutti e grazie alle quali possiamo in qualche modo realizzarci.

L’importante è rimanere aperti, avere voglia di fare ed essere capaci a concretizzare.

Intanto amplia con noi la tua cassetta degli strumenti. Cominciamo.

Le basi di un sito per aumentare la visibilità su Google

Partiamo da cosa è necessario prendere in considerazione quando si crea un sito, dalla scelta del dominio fino alle buone pratiche per garantire fruibilità, performance e permanenza dell’utente. Strutturare un sito secondo questi parametri ti darà la base necessaria per eseguire altre attività di sponsorizzazione e di ottimizzazione per i motori di ricerca.

Ti anticipiamo che i passaggi che vedrai adesso sono semplicemente concentrati sull’utente. Quindi è vero che bisogna adeguarsi e in qualche maniera “compiacere” una serie di algoritmi. Ma è anche vero che questi algoritmi sono evoluti, dinamici, e la direzione che stanno prendendo nell’interpretare i dati che gli forniamo si avvicina sempre di più al punto di vista dell’utente umano.

Quindi, intanto, dimentica robaccia come il keyword stuffing (ripetizione ossessiva di parole chiave).

Scelta del dominio

La scelta del dominio oltre a identificare la tua attività, darti modo di avere un sito e di farlo trovare, ha a che fare con le parole chiave. Parole chiave, settore e natura dell’attività coincidono. Quindi il dominio ha a che fare con la visibilità su Google.

Per saperne di più leggi il nostro articolo sulla scelta del dominio.

Aumentare la visibilità su Google con un sito performante e veloce

Un altro presupposto per piacere a Google e soprattutto agli utenti è avere un sito che gira bene. La velocità di un sito web infatti è uno dei parametri presi in considerazione per scalare la SERP (pagina dei risultati delle ricerche).

Questo semplicemente perché, da un punto di vista pratico, un sito che si carica in un secondo non fa andare via l’utente. A meno che non stiamo parlando di un portale indispensabile per svolgere determinate pratiche, il tuo sito verrà abbandonato. Infatti, ricordiamo, che la mole di materiale disponibile è enorme.

Perché aspettare tempi di caricamento biblici quando basta passare a un altro risultato?

scheletro con sveglia attesa sito visibilità google

Fatti questa domanda e realizzerai che anche tu molte volte sei passato oltre.

Web e Graphic Design

Strutturare il sito negli spazi e nella grafica (Web Design e Graphic Design) lo rende non solo piacevole e coinvolgente esteticamente ma anche funzionale da un punto di vista dell’esperienza dell’utente (UX). In sostanza un sito strutturato da questi punti di vista è più chiaro per l’utente, il quale svolge più facilmente le attività di navigazione, di partecipazione e conversione in cliente.

Gli algoritmi di Google valutano anche questo aspetto e lo premiano.

Curare la versione mobile

Quasi sempre un sito si programma e struttura da pc. Ma questo non significa che venga fruito principalmente da desktop, anzi… ultimamente vale sempre di più il contrario. Curare la versione mobile quindi oltre a favorire visite, contatti e vendite, influisce sul piazzamento e quindi aiuta ad aumentare la visibilità su Google.

Fai rimanere l’utente

Questa non è una pratica ma un risultato. Prendere gli accorgimenti che hai appena letto e che leggerai sono anche e in particolar modo orientati a far rimanere l’utente sul sito.

La permanenza è importante, sia come parametro statistico ai fini dell’indicizzazione, sia perché aumenta le probabilità che l’utente ti contatti o compri da te.

Utilizzare parole chiave e query per aumentare la visibilità su Google

Ora che hai il sito devi ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca, il che significa aumentare la visibilità su Google, ergo indicizzare, ergo scalare la SERP. Andiamo a vedere gli elementi da prendere in considerazione per questo scopo.

A seconda del tuo settore ci sono parole chiave e domande relative poste dagli utenti (query) che devi individuare e utilizzare nella realizzazione dei tuoi contenuti. Questo in parte l’hai già fatto per il dominio, ma qui bisogna andare più a fondo.

Le parole chiave erano la prima cosa che aveva importanza nella SEO, e ne hanno ancora molta, ma ormai non basta più. Anzi, se le parole chiave vengono utilizzate troppo o sconsideratamente si rischia addirittura di essere penalizzati da Google.

Come e dove utilizzare parole chiave e query

Utilizzare le parole chiave è fondamentale, ma è importante che queste siano collegate a contenuti coerenti e che conducano a risposte di determinate domande poste dagli utenti: le query. Quindi partendo da una o più parole chiave si individuano, con i molteplici strumenti tipo Google Trends o Ahrefs, le query collegate. Da qui si crea un piano editoriale che si esprime negli articoli del blog e via dicendo.

Lo scopo è strutturare un’alberatura che va dal generale al particolare. I contenuti più generali ed esaustivi si chiamano cornerstone.

Il fine quindi è esaurire gli argomenti rispondendo a più domande possibile nella maniera migliore. Qui ritorniamo a un concetto di qualità ampliato, dove si deve trovare un bilanciamento: da una parte bisogna trattare gli argomenti fornendo sostanza, dall’altra lo si deve fare con un stile semplice, fruibile e SEO friendly. A meno che non parliamo di un saggio scientifico si può anche ridurre dove si può senza problemi.

Nel nostro articolo specifico parliamo della scrittura in chiave seo.

Fare link building per aumentare la visibilità su Google

La link building è una pratica che mescola tecnica a ricerca e pubbliche relazioni. Da una parte si struttura una rete di link interni al proprio sito per rendere chiaro agli utenti e agli algoritmi di Google l’alberatura di cui ti abbiamo parlato poco fa relativamente ai contenuti.

rami albero contenuti visibilità google

Dall’altra si crea una rete di link esterni che portano ad altri siti o che da altri siti sono indirizzati al nostro. Questi permettono agli utenti di approfondire gli argomenti o trovare fonti, mentre agli occhi di Google trasmettono autorevolezza e veridicità.

Ma come si struttura una rete di link esterni?

Guest Posting

Un modo per strutturare una rete di link esterni è scrivere articoli su altri blog.

Questi contenuti rimanderanno al tuo sito e viceversa

Directory

Le directory sono indici di siti web strutturati utilizzando categorie e sottocategorie. Si tratta di portali organizzati ad albero, dove è possibile trovare siti e contenuti in maniera precisa e veloce.

Non sono importanti come prima, ma considerare di inserire il proprio sito, articoli e altri contenuti all’interno di una directory contribuisce senz’altro.

Comment Marketing

Si tratta di condividere opinioni, pareri ed esperienze sui blog degli altri. Fare questo con criterio e continuità oltre a contribuire ad aumentare la visibilità è un modo per diffondere e definire ulteriormente la brand identity se non aumentare la brand awareness.

Utilizzare i Social per aumentare la visibilità su Google

Avere pagine attive e seguite sui social permette di ricevere link e menzioni ai propri contenuti ottenendo traffico gratuito, che per Google significa autorevolezza e credito. In una fase iniziale i social non era considerati e collegati in questo senso.

Ora lo sono molto di più, visto e considerato che l’account Google è collegato sia a Meta che a Instagram.

L’importanza dei server e del protocollo https

Il tuo sito e i suoi contenuti sono ospitati da un server attivo 24/7. Scegliere un buon servizio di hosting contribuisce alle prestazioni del sito, quindi a una buona esperienza dell’utente e quindi ad aumentare la visibilità su Google.

Il protocollo http finora è stato l’unico a mediare la comunicazione tra browser e server, garantendo una certa sicurezza da hackeraggi e via dicendo. Oggi questo protocollo si è evoluto in https e per beneficiarne bisogna far migrare il proprio sito.

lucchetto blu con luce protocollo visibilità google

Oltre che per ragioni di sicurezza, fare questo contribuisce ad aumentare la visibilità su Google. Infatti come segnalato da Google stesso c’è una pertinenza tra il protocollo e l’indicizzazione.

SEA: non solo traffico organico

Chiudiamo con un ultimo modo per ottenere traffico: le inserzioni.

Fino ad adesso infatti (a parte alcune pratiche di link building e i server) vi abbiamo parlato di tutte pratiche gratuite, esclusi i costi dei professionisti eventualmente ingaggiati. In più, per aumentare la visibilità su Google, si possono mettere inserzioni che fanno figurare tra le prime posizioni per determinati periodi di tempo. I costi sono modulari e vanno per click.

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