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Skype ci dirà addio il 5 Maggio 2025

Preparati a dare l'addio a Skype. Anche se per adesso ancora si può usare, Microsoft ha messo data di scadenza 05/05/25 sul pioniere delle videochiamate online. Perché questo addio? Quali sono le alternative?
8 Aprile 2025

Skype – il pioniere delle videochiamate che connette il mondo e svariati team di lavoro dagli anni 2000 – sembra pronto a uscire di scena. Microsoft, che lo gestisce dal 2011, ha annunciato la sua chiusura: la data ufficiale di “scadenza” è prevista per il 5 maggio del 2025, giorno in cui (secondo quanto riportato dal sito di supporto Microsoft) si spengono i server. Eppure, molti lo usano ancora senza troppi intoppi. Noi compresi, che siamo affezionati a Skype almeno da una quindicina d’anni.

tutte le emoticon di skype messe a cuore

Le chiamate partono, i messaggi arrivano ancora: e chi un abbonamento in corso come fa? Non preoccuparti – soprattutto se anche tu ci sei affezionato – perché il distacco è graduale. Per noi (lo ammettiamo) è stato un po’ un colpo al cuore… quindi dirti come sostituirlo, sta sinceramente servendo anche a noi!

Skype chiude il 5 maggio, ma non sparirà subito del tutto

Se avevi dubbi toglieteli definitivamente: Skype chiude davvero e Microsoft punta su Teams Free come sostituto per gli utenti. Skype quindi dal 5 Maggio 2025 non sarà più disponibile come app standalone. Ma fino ad allora, puoi continuare a usarlo normalmente.

Durante questo periodo di transizione, i tuoi dati (chat, contatti, chiamate) restano accessibili, e puoi scegliere se passare a Teams Free – dove tutto si trasferisce automaticamente con le tue credenziali Skype – o esportare i tuoi dati per usarli altrove. Non è un’interruzione improvvisa: Microsoft ci sta dando il giusto preavviso e tutte le possibilità per una transizione facile, diretta e senza perdite. E per chi ha pagato l’abbonamento come funziona?

Chi ha un abbonamento di Skype come fa?

Se hai un abbonamento Skype (numeri di telefono o credito per chiamate), ecco i dettagli precisi. Gli abbonamenti esistenti si sono rinnovati automaticamente fino al 3 aprile 2025. Quindi oggi, non potrai più comprarne di nuovi né aggiungere credito con ricarica automatica.

Ma attenzione: ciò che hai già pagato resta valido fino alla fine del periodo sottoscritto, anche oltre il 5 maggio. Dopo quella data, potrai usare il credito o il numero Skype tramite il portale web di Skype o Teams Free, con il “Dial Pad” integrato.

I tuoi soldi quindi non vanno persi, ma il servizio si sposta.

logo skype TM microsoft
Crediti: Skype

Ma perché dobbiamo dire addio a Skype?

Skype ha rivoluzionato le chiamate online: nato nel 2003, nel 2015 contava 300 milioni di utenti mensili. Ma la concorrenza lo ha surclassato, specialmente nella formazione online e nei team di lavoro. Zoom è esploso con la pandemia, Google Meet si è integrato ovunque e WhatsApp ha semplificato tutto.

In più – anche se influisce relativamente meno – dobbiamo considerare anche le possibilità di connessione privata e di gruppo che offrono oggi i social.

Skype – comprato da Microsoft nel 2011 per 8,5 miliardi – non è riuscito a stare al passo. Anche se a noi personalmente continua a piacere, in effetti ha un’interfaccia un po’ datata e pochi aggiornamenti. Poi oggi – senza fornire un’alternativa specifica e migliore – si sovrappone con Teams, che già vanta 320 milioni di utenti. Teams Free offre chat, video e persino riunioni, e Microsoft vuole unire tutto lì.

Non è solo un addio nostalgico: è una scelta per concentrarsi su un’unica piattaforma più moderna.

Le 5 alternative per non restare muti (oltre a Teams)

Se proprio non riesci a mandare giù che Microsoft chiudeà Skype, non hai l’obbligo di restare con la big tech statunitense e passare a Teams.

Infatti, zero problema. Le opzioni alternative per non restare muti abbondano.

microfono rivolto a te

1) Zoom: l’alternativa a Skype che almeno una volta hai utilizzato

Zoom domina con 350 milioni di partecipanti al giorno, ed è perfetto per riunioni stabili. È facile da usare, spesso è stabile anche con connessioni lente, e offre video in alta qualità. La versione gratuita permette riunioni fino a 40 minuti, ma con un piano a pagamento (da 13,99€ al mese) hai tempo illimitato e più strumenti extra, come le lavagne virtuali.

È perfetto per riunioni di lavoro e lezioni online, meno per chiacchiere informali. Attenzione però: la privacy ha avuto alti e bassi.

2) Google Meet: ottimo per i team di lavoro grazie alle sue integrazioni

Google Meet è l’alternativa giusta a Skype per chi vive e lavora nell’ecosistema Google. Gratuito fino a 60 minuti per gli utenti con un account Gmail, si apre direttamente dal browser senza scaricare nulla. Per le aziende, con Google Workspace (da 5,75€ al mese), offre più funzioni: riunioni fino a 24 ore e 100 partecipanti. La qualità video è buona, e l’integrazione con Calendar e Drive lo rende pratico per i team. Non è il massimo per chiamate personali… ma se usi già Google, almeno è a portata di click!

3) Viber: l’alternativa più vicina a Skype?

Viber, con 1,1 miliardi di utenti, è un’alternativa di Skype meno famosa rispetto Zoom e Google Meet, ma è piuttosto potente. Offre chiamate e video gratis tra utenti, con crittografia end-to-end per la sicurezza. Puoi anche chiamare numeri fissi e mobili a tariffe basse, un po’ come Skype. L’app è leggera, funziona su ogni dispositivo, e ha chat segrete che si autodistruggono. Ideale per chi vuole privacy e sicurezza senza complicazioni.

Il limite? Viber non è pensata per riunioni grandi. Ma se cerchi un sostituto discreto e meno mainstream, ti sorprenderà.

4) Signal: il paradiso della privacy

Signal è una fortezza della privacy, più di Skype, Meet, Zoom e Viber.

Prevede la crittografia end-to-end su tutto, è open-source, e non raccoglie dati. Signal è usata principalmente da giornalisti e attivisti. Offre chiamate e video gratis tra utenti, con una qualità che regge il confronto con Skype. Non prevede abbonamenti o numeri virtuali, perché non servono proprio. È così: puro e semplice. L’anno scorso ha superato i 50 milioni di download mensili. Perfetta per conversazioni personali sicure, meno per lavoro di gruppo.

Se la tua priorità è non essere spiato, Signal fa al caso tuo.

5) E poi c’è Discord (che usiamo anche noi)

Eh sì: Discord non è solo riservato agli appassionati di videogiochi. Certo, pure noi ogni tanto nerdiamo, ma effettivamente Discord offre diversi vantaggi per coordinare gruppi di lavoro, per fare chiamate private e chattare. Gratuito, con server personalizzabili e canali vocali. La qualità audio è eccellente, i bot aggiungono funzioni extra. Anche se non è il massimo della formalità, Discord è davvero un gioiellino.

Ultimo consiglio: mettiti su invisibile per non farti beccare a giocare su Steam!

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