Da molti YouTube è considerata soltanto una piattaforma d’intrattenimento. Dal Tubo, si guardano video musicali e video trash storici. Ci guardi i tutorial, oppure finisci a fare le nottate guardando come si costruiscono le piscine.
Ma non fermarti al luogo comune. La percezione non è tutto. YouTube, infatti, oltre a essere un passatempo è anche un potente canale di promozione, ingaggio e conversione. E non te lo dice solo Kilobit: lo dicono i numeri di una storia inaspettata… e quelli di Google.
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Quella volta che YouTube ha riempito i freezer USA
Secondo uno studio della National Frozen & Refigerated Foods Associaton del 2025 (che trovi qui), YouTube ha influenzato il 36% dei consumatori di tutti gli Stati Uniti a comprare prodotti congelati. Dati ancora più inaspettati, riguardano le fasce più giovani: il 50% dei Gen Z e il 49% dei Millenials sceglie determinati prodotti surgelati dopo aver visto video su YouTube.
Se ti sembra inaspettato vendere su YouTube prodotti surgelati, pensa a tutti i video (di influencer e non) con ricette veloci e recensioni di prodotti: adesso è chiaro il nesso? Pensa cosa si può fare con altri prodotti o servizi seguendo una logica simile.
Si vende su YouTube: lo dice anche Google
Se non basta la storia dei cibi surgelati, ti riportiamo un’analisi di Google. L’ultimo studio disponibile su Think With Google, parlando dei maggiori trend di marketing digitale del 2025, evidenzia come il 62% degli spettatori di YouTube del Regno Unito sia influenzato dalla piattaforma sulle decisioni d’acquisto.
Rilevante, vero?
I 5 passi per iniziare oggi a vendere su YouTube
Anche se hai poca o nessuna familiarità con i social o con il marketing digitale, non fa niente. Qui, senza darti formule magiche, ti introduciamo alle basi per mettere su un canale e iniziare a usarlo strategicamente. Non aspettarti risultati immediati o boom miracolosi.
Oggi puoi iniziare, ma i risultati li vedrai nel tempo. Ed è meglio così: preferisci vivere su una mongolfiera che può sgonfiarsi da un momento all’altro o rimanere a terra e costruire le fondamenta di una casa? Seguire i passi per vendere su YouTube significa mettere su le basi per avere risultati concreti, stabili e duraturi.
1) Il primo passo per vendere su YouTube è non agire
Creare un canale, farsi un video e caricarlo su YouTube è semplicissimo. Ma farlo senza riflettere, ti potrebbe complicare le cose. Sparare una sponsorizzata su YouTube aspettando che arrivino i clienti è un’azione sconsiderata e spesso svantaggiosa. Questo perché le persone non ti conoscono. Così stai bussando alle porte delle loro case all’ora di pranzo: diventi, con grandi probabilità, un elemento di disturbo. Disturbo, da un’altra attività, quindi da altri video che invece trovano interessanti e piacevoli. E che – direttamente o indirettamente – portano conversioni al canale ed eventuali vendite.
Ecco: il tuo scopo è proporre quei contenuti che vengono disturbati dalle sponsorizzate. Ironia a parte, se vuoi vendere su YouTube con efficacia devi offrire qualcosa in cambio che non sia solo quello che vendi. Ciò ti conduce a costruire un’immagine e a restituire prima di chiedere.
Poi le sponsorizzate potrai pure farle e magari ti serviranno. Ma avranno senso e si baseranno su fondamenta solide.
Le domande da farti prima di agire:
- Chi potrebbe interessarsi ai miei video?
- Perché?
- Di cosa hanno bisogno queste persone?
- Cosa cercano?
Se le risposte sono diverse e se non sai quali sono quelle giuste, non è importante adesso. Intanto prendile come spunti e previsioni. Metti da parte le risposte che ti convincono meno e prendi per buone quelle che ti piacciono di più. Parti da queste, immaginando come potrai applicarle nei passi successivi. Anche se non hai idea di quali video fare, fidati che lo scoprirai nel processo.
2) La creazione del canale
È la tua vetrina sulla piattaforma, quindi non basta mettere un nome e caricare un’immagine. Scrivi una descrizione chiara e sintetica di cosa vedranno le persone nel canale. Questo adesso serve più a te che agli altri: ti serve per sviluppare le risposte alle domande di prima. Scrivendo, ricancellando e riscrivendo, ti verranno idee sui tipi di video che puoi fare e su come vorrai parlare alle persone che ti vedono.
Mentre fai questo, visita altri canali. Guarda i loro video. Osserva come parlano, cosa mostrano e come lo mostrano. Guarda cosa offrono. Vedi come sono le loro foto profilo e com’è l’immagine di copertina.
Una volta che hai le idee chiare, fai le tue prove, trovando un equilibrio tra quello che ti piace e ciò che hai notato che funziona.
Aggiungi un aiutino per farti trovare sui motori di ricerca
Integra parole chiave pertinenti, che non sono altro che il modo in cui scriveresti su Google se stessi cercando quello che offri tu (“pasticceria artigianale”, “fabbro a Torino”, “pizzeria napoletana”).
Spesso sono parole che ti verranno naturalmente mentre chiarisci chi sei e cosa offri.
3) Parti con i contenuti… e pubblicali dopo
Se hai un budget basso o non puoi impegnarti troppo, ti bastano uno smartphone, una buona luce naturale, qualche buona idea e la voglia di mettersi in gioco e di metterci la faccia.
Ma poi chi l’ha detto che debba per forza essere tu il protagonista dei video?
Mostrare le persone (soprattutto tu che sei a capo della tua attività) favorisce fiducia e crea un legame emotivo con le persone. L’importante è che i contenuti non siano recitati. Su Youtube, certo, si può vedere qualche film. Ma adesso non stai girando un film. Tu o chi per te, non deve recitare. Basta essere sé stesse e divertirsi, provando a ignorare l’occhio della telecamera.
Girare in maniera naturale e prepararsi il materiale prima di pubblicare
Affinché un risultato girato appaia naturale, la persona quindi dovrebbe parlare di e mostrare qualcosa che conosce, che l’appassiona e sulla quale ha esperienza diretta. Girare prima tanti contenuti, ti permette di fare prove. Gira tante versioni dello stesso contenuto, montale e mettile da parte. Poi, gira altri contenuti nello stesso modo. Ecco che hai scelta. Materiale da decidere se, quando e con quale cadenza pubblicare, senza rincorrere scadenze.
4) Integra la promozione per iniziare a vendere su YouTube
La promozione può essere inserita (come il caso dei surgelati USA) in video che non sono necessariamente promozionali. È per questo che vendere su YouTube può funzionare: perché l’acquisto è proposto all’interno di un contenuto che interessa e coinvolge di per sé.
Prova ad applicare lo stesso principio. Se per esempio hai un’officina e vendi anche attrezzi per il fai da te, fai una serie di tutorial dove insegni lavoretti di riparazione per tutti. Poi cominci a fare gli avanzati. E a mano a mano che mostri come si fa il lavoro, parla degli strumenti che stai utilizzando. Mostra come la loro qualità influisca su quella del lavoro e come lo può agevolare.
Mostra la soluzione, senza propinarla.
Verrà naturale ad alcune persone desiderare i tuoi strumenti. Tu (ovviamente) senza fare la televendita hai già lasciato il link al tuo e-commerce. Lo hai messo dappertutto: nel profilo, nella descrizione dei video… giusto?
5) Analizza i risultati, migliora e interagisci
Con Analytics, YouTube ti permette di monitorare le prestazioni dei tuoi video. Capire quali contenuti attirano clic verso il tuo sito, ti permette di insistere su contenuti simili. Se vedi che non attiri clic e che ne attiri pochi in generale, prima di arrenderti, di cambiare tutto o di insistere sperando che la situazioni migliori, cerca di capire perché. Non è sempre semplice, e non ci sono quasi mai risposte definitive. In questo caso bisogna partire da un’ipotesi e vedere se si smuove qualcosa. Nel marketing serve pianificare, ma tutte le strategie hanno un margine di malleabilità. Per questo si verifica.
Certe risposte (e altre domande) si trovano solo facendo e sperimentando.
E tu, oggi, sai almeno da dove iniziare.