persona disabile entra in accessibilità siti web

Accessibilità siti web: entro il 28 giugno bisogna adeguarsi

L'accessibilità dei siti web dal 28 giugno del 2025 diventa ufficialmente obbligatoria. Scopri in questo articolo se dovrai adeguarti anche tu. Apriti a nuove opportunità, evita sanzioni e approfitta della nostra consulenza e dei nostri servizi modulari.
8 Maggio 2025

Dal 28 giugno 2025 i siti web in Italia dovranno essere accessibili per rispettare il Decreto Legislativo n. 82/2022, che recepisce la Direttiva Europea sull’Accessibilità. Questa normativa impone una serie di standard (alcuni dei quali piuttosto rigorosi) per garantire che i servizi digitali siano utilizzabili da chiunque, incluse le persone con disabilità.

sedia a rotelle vuota in un parco al sole accessibilità siti web

Se hai almeno una piccola media impresa, rizza le orecchie: hai l’obbligo di seguire questa normativa. Al di là della seccatura e del timore di sanzioni, ti avvertiamo di cogliere questa opportunità per aumentare il tuo pubblico e migliorare la tua reputazione online, sia per le persone che per i motori di ricerca.

Oggi scopri cosa significa l’accessibilità per i siti web, chi deve conformarsi, quali sono i rischi e come Kilobit può aiutarti a rispettare la scadenza.

Cosa significa l’accessibilità per i siti web?

L’accessibilità per i siti web implica che chiunque possa utilizzarli, indipendentemente da disabilità visive, motorie, uditive o cognitive. La normativa si basa sullo standard WCAG 2.1 livello AA, ma esistono anche la versione 2.2 e i livelli A e AAA: trovi tutto sul sito ufficiale.

Per darti un’idea dei numerosi requisiti necessari, ti illustriamo gli interventi più comuni:

  • Includere testi alternativi per immagini (fondamentali per i lettori di schermo destinati a chi non vede).
  • Assicurare la navigazione tramite tastiera, per chi non può usare il mouse.
  • Utilizzare un contrasto adeguato, così che i testi siano leggibili serenamente per tutti.
  • Contenuti chiari e strutture intuitive per permettere a tutti di comprendere.

Osserva come quest’ultimo punto sia già una pratica fondamentale nella creazione di un sito web, di una campagna pubblicitaria o di un lavoro di comunicazione social. Nel marketing, volendo accompagnare una determinata percezione, ci si deve far comprendere nella maniera più semplice e inequivocabile che si può. Inoltre, mettere gli alt nelle immagini, già di per sé è una buona pratica SEO.

Dunque, ecco che alcuni interventi da fare entro il 28 giugno sono anche in linea con buone pratiche di UX, UI, SEO e SEA.

Chi deve adeguarsi alla normativa di accessibilità siti web entro il 28 giugno 2025?

Il Decreto 82/2022 si applica a:

  • Pubblica Amministrazione: tutti i siti di enti pubblici devono essere conformi.
  • Imprese private, che hanno l’e-commerce,
  • Servizi di trasporto (biglietteria elettronica o informazioni in tempo reale).
  • Servizi bancari.
  • Piattaforme di e-book e ticketing.

Chi è esente?

  • Microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato sotto i 2 milioni di euro).
  • Alcune PMI, che possono richiedere esenzione per “onere sproporzionato”, dimostrando che i costi di adeguamento sono per loro insostenibili.
  • Contenuti come file office o multimediali per-2025 e mappe online (a patto che abbiano informazioni essenziali accessibili).

avvocato con martelletto libri e bilancia norme accessibilità siti web

Le 5 ragioni per conformarsi

Adeguarsi entro il 28 giugno 2025 può essere un impegno non indifferente, a livello economico, energetico e temporale. Tuttavia ha dei vantaggi interessanti:

  1. Inclusività: mai sentito parlare di D&I? Diversità e Inclusione non è solo etica e buoni sentimenti. Oggi significa opportunità, quindi business, specialmente in Europa, che è il continente che attualmente ci tiene di più a politiche di questo tipo.
  2. SEO migliore: i siti accessibili piacciono di più a Google, perché sono più chiari e la loro struttura è ottimizzata affinché i siti siano trovati e fruiti più facilmente.
  3. Migliore reputazione aziendale: essere dalla parte di chi affronta ogni giorno barriere strutturali e sociali, non solo favorisce queste persone, ma anche la tua immagine.
  4. Bacino più ampio: le persone con disabilità sono clienti come tutti gli altri. Ipotizzare che non possano essere interessate ai tuoi prodotti e servizi è un’approssimazione fatale: non sai che ti perdi.
  5. Evitare multe: sì è la ragione più ovvia, perché è l’incentivo maggiore. Se devi adeguarti e non lo fai, rischi multe dai 2.5000 euro fino a un massimo di 40.000. Vediamole meglio.

I rischi di non farlo

L’Agenzia per l’Italia Digitale è l’ente deputato ai controlli. Monitora l’accessibilità dei siti web attraverso analisi automatizzate e manuali. In caso trovino mancanze proprio nel tuo sito, può incorrere da multe che vanno da 5.000 a 40.000 euro per violazioni specifiche e da 2.500 a 30.000 euro per mancata collaborazioni o mancato adeguamento dopo richiami.

Al di là di questo, un altro rischio di non avere un sito accessibile è la possibilità di perdere utenti.

persona con cartone in testa faccia triste in accessibilità siti web

I 4 passi per rendere accessibile il tuo sito web

Te lo diciamo subito: non bastano 4 azioni per rendere totalmente accessibile un sito web. Questi che ti mostriamo, sono i 4 “macro-passi”: all’interno di ognuno, ci sono altre azioni:

  1. Valuta il tuo sito: puoi usare strumenti come Wave o Google Lighthouse per identificare problemi di accessibilità.
  2. Implementa le correzioni che riesci a eseguire. Queste potrebbero includere l’aggiunta di testi alternativi nelle immagini, assicurare la navigazione tramite tastiera, correggere il contrasto e la leggibilità dei font utilizzati, e l’aggiunta di didascalie per eventuali contenuti video e audio.
  3. Forma il tuo team. Chi si occupa del tuo sito o tiene sotto controllo gli aspetti legali per la tua azienda deve conoscere le linee guida WCAG (su trovi il link al sito ufficiale).
  4. Monitora regolarmente l’accessibilità. Gli interventi e gli studi di accessibilità siti web è cosa recente. Ci sarà sempre qualcosa di nuovo da integrare, anche in base ai feedback degli utenti.

Come può aiutarti Kilobit?

Noi di Kilobit siamo specializzati in soluzioni digitali che combinano accessibilità, design e performance: tutte caratteristiche che ti servono per arrivare alle persone, per farti capire da loro, a orientarle verso l’esperienza di navigazione che desideri per loro, per piazzarti sui motori di ricerca. E ovviamente per interessare, convertire e vendere.

Noi abbiamo studiato le linee guida WCAG. Quindi, oltre a offrirti ogni servizio specifico per aiutarti ad adeguarti, possiamo anche offrirti un audit di accessibilità, formazione e supporto.

Contattaci subito per scoprire i nostri servizi modulari sull’accessibilità siti web.

Domande ricorrenti sull’accessibilità siti web

Qual è la scadenza per l’accessibilità siti web?

Il 28 giugno 2025 è la data entro cui i siti devono essere conformi, con un periodo transitorio fino al 2030 per alcuni prodotti per-2025.

Chi controlla l’accessibilità dei siti web?

L’Agenzia per l’Italia Digitale è l’ente che si occupa di verificare i siti tramite analisi web. Può imporre sanzioni e misure correttive.

Le piccole attività sono obbligate ad avere il sito accessibile?

Le microimprese sono esenti, mentre le PMI possono richiedere esenzioni per oneri sproporzionati, ma devono comunque fornire informazioni sull’accessibilità.

Quali sono i costi per adeguarsi?

Questo dipende criticamente dalle tue risorse interne e dal tuo budget. Se hai possibilità di permetterti il servizio di una web agency, dovresti chiedere a noi e farti fare un preventivo. Rivolgersi a un team di professionisti del digitale multidisciplinari è la scelta migliore. Questo perché gli interventi funzionali all’accessibilità dei siti web riguardano pratiche molto diverse tra loro, come la grafica, la programmazione, la comunicazione scritta e competenze SEO. Ma questo ha un costo, che a secondo di quello che ti serve e dall’entità del tuo sito, varia sensibilmente.

Ma si possono trovare anche dei bandi, che a seconda del tuo settore possono darti aiuti economici in cambio della strutturazione di un sito accessibile.

Altrimenti, se hai risorse interne che possono mettersi al lavoro, i costi li decidi tu!

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