grafico al pc sceglie font giusto

Come scegliere il font giusto: guida per web, social e brand

Scopri come orientarti nella scelta del font giusto per sito web, social, grafiche, sponsorizzate e costruzione dell'identità del brand. Scopri validi criteri universali e cosa evitare come la peste!
21 Ottobre 2025

Come ci regoliamo per scegliere il font giusto? Cosa dobbiamo considerare di più? L’estetica? Il proprio gusto? Basta che si legga la scritta e va bene così? Sì: in alcuni casi può pure funzionare così. Ma ti stai affidando al caso: sicuramente meno di scegliere con la benda sugli occhi…

uomo d'affari bendato sceglie tra simbolo font dollaro o font punto interrogativo

… ma più di quanto potresti e varrebbe la pena fare.

Scegliere il font giusto è una decisione strategica che influenza la percezione che hanno le persone del tuo brand, l’accessibilità, le visite, le permanenze: le conversioni. Un tassello della costruzione e della diffusione  comunicativa.

Se meglio ti si vede, più ti si vede, più ti si conosce per quello che esattamente vuoi trasmettere.

E per favorire questo, non esiste un solo font giusto.

Perché la scelta del font è strategica nel marketing digitale

Scegliere il font giusto significa definire il tono e la personalità del brand prima ancora che vengano letti i contenuti. La tipografia web quindi non è solo questione di elementi grafici – che si vedono i designer per conto loro, o che uno sviluppatore implementa su un sito in base agli spazi o alla sua iniziativa casuale. Si tratta un linguaggio visivo in grado di comunicare:

  • emozioni,
  • valori,
  • settore,
  • identità.

Quindi nella realizzazione di un sito web, di una campagna social o di una grafica pubblicitaria, il font incide direttamente sulla percezione del marchio: perché è effettivamente un primo approccio, che dà una prima impressione istintiva.

ombre di mano cane ombra di gatto

Un font allora dovrebbe essere deciso nell’ottica di una strategia di marketing digitale per migliorare:

  • leggibilità e accessibilità (coinvolgi più persone possibile),
  • la comprensione del testo,
  • l’esperienza utente (guidi e chiarisci),
  • tempo di permanenza su un contenuto (meglio mi oriento, meno mi stanco, più rimango),
  • memorabilità e riconoscibilità (se una cosa la capisco me la ricordo, se la ritrovo la riconosco).

Se vuoi andare a verificare, ti consiglio quest’articolo e questo studio di eye tracking. E intanto passiamo al cuore di questa guida.

Come cambia la scelta del font tra sito, social e branding

La coerenza del font in ogni contenuto e piattaforma dello stesso brand può sembrare la via migliore: scegli il font che ti caratterizza e butti quello in tutto.

In un’ottica di marketing digitale più approfondita però ogni canale si deve valutare a sé: perché ha le sue regole, il suo pubblico, il suo scopo. Quindi il carattere tipografico adatto a un post di Instagram potrebbe risultare poco leggibile per i titoli di un articolo SEO. E qua già arriviamo a distinguere tra font per indicizzare e font destinati a immagini: perché anche con gli OCR e gli algoritmi di Google ci dobbiamo confrontare, oltre che con le persone… e con mezzi specifici!

Come scegliere il font per un sito web

La priorità è la leggibilità digitale. I font devono essere chiari, reattivi e ben resi su ogni dispositivo. Meglio limitarsi a due famiglie tipografiche massimo: una per titoli e sottotitoli, una per il corpo del testo. Ma in un sito multipagina dove sono espressi servizi molto diversi tra loro e destinati a target diversi… perché non sbizzarrirsi con un font dedicato?

L’importante è che ci siano questi criteri fondamentali:

  1. Compatibilità per ogni browser e sistema operativo.
  2. Mantenere gerarchia tipografica in termini di dimensione e peso.
  3. Rimanere leggeri, comprimendo i file font caricati sul sito e limitandoli.
  4. Rispettare l’accessibilità (verifica la tua qui).

screen verifica accessibilità kilobit su Wave

Font per articoli e contenuti editoriali

Qua devi pensare alla leggibilità prolungata, alla comprensione: quindi alla chiarezza e a evitare l’affaticamento visivo. Font come Serif classici o morbidi – e con un’interlinea di intorno 1.4/1.6 – fanno il lavoro loro, senza starci troppo a pensare.

Come scegliere il font per i social

Devi catturare l’attenzione in pochi secondi. In un feed visivo saturo, la tipografia è linguaggio chiaro e immediato:

  1. Evita come la peste font complessi e sottili, perché su un cellulare sono illeggibili.
  2. Fa che siano leggibili sia su sfondi chiari, che su sfondi scuri.
  3. Cerca di usare lo stesso font in tutti i post e nelle loro anteprime e sottotitoli, in modo da rafforzare la coerenza visiva del brand: in 2 secondi si deve capire che sei tu.

Grafiche e Sponsorizzate

In banner, newsletter e annunci il font anche deve massimizzare l’impatto visivo e chiarire. Soprattutto chiarire subito:

  1. Usa un solo font più elaborato e artistico per headline e uno neutro per testo e call to action.
  2. Ottimizza il contrasto e gli spazi bianchi: ti aiuta ad aumentare il tasso di click.
  3. Testa su più formati.
  4. Evita troppe decorazioni.

Come scegliere il font per stabilire linguaggio visivo e immagine di brand

Nel definire una brand identity efficace, la scelta del font è una decisione importante tanto quanto il logo e i colori. La tipografia del brand quindi diventa parte fondamentale della “voce visiva” di un’impresa: trasmette la sua personalità, i suoi valori e il suo posizionamento.

Un carattere Serif può evocare tradizione e affidabilità, un Sans Serif moderno può suggerire innovazione e chiarezza; mentre i font Script o Display sono meglio per loghi o headline: utilizzabili all’occorrenza per specifici contenuti di impatto.

Quindi per scegliere i font adatti al tuo brand, considera che in sito web, social, presentazioni, materiali stampati, grafiche e sponsorizzate  dovranno mantenere una coerenza visiva. Pur non essendo uguali

Sperimenta, testa e non dimenticare di verificare la licenza d’uso commerciale: alcuni font gratuiti infatti non consentono impieghi aziendali o per sponsorizzate. Quindi occhio.

punto interrogativo su cartone occhio che spunta

I criteri da seguire nella scelta dei font

Ricapitolando, sai che scegliere il font giusto nel marketing digitale significa unire:

  • estetica,
  • tecnica,
  • funzionalità.

La prima regola che batte tutte è la leggibilità. Non ci sono scuse su questo, nessuna contorsione artistica che regga: la leggibilità prevale sull’aspetto decorativo.

Poi devi valutare:

  • compatibilità con ogni dispositivo,
  • compatibilità digitale,
  • licenza d’uso.

E naturalmente l’accessibilità.

Gli 8 errori più comuni da evitare

Ora che hai le basi su cosa fare e come orientarti, ti salutiamo così: evita come la peste di:

  1. Usare font troppo diversi: mischiare oltre 3 famiglie tipografiche crea disordine visivo e disorienta rispetta all’immagine di brand.
  2. Scegliere font decorativi per testi lunghi: non sei un frate amanuense. Risparmia a chi ti dovrà leggere una forzatura serenamente evitabile.
  3. Mancare di coerenza tra canali: la coerenza trasmette ordine; l’ordine trasmette sicurezza, che facilmente si può declinare in fiducia. In più, usare i font a caso e incoerentemente trasmette poca cura e carenza di professionalità.
  4. Ignorare la compatibilità con i browser: non tutti i font in tutti i formati si caricano su tutti i browser. Tienine conto: .woff non è il verso del cane ombra cinese che hai visto prima, ma il formato che si adatta a ogni browser. Alcuni file font li puoi convertire in .woff o .woff2, ma alcune licenze commerciale non lo permettono e altri formati perdono variabili, se convertiti.
  5. Appesantire il sito con troppe varianti: ogni peso o stile aumenta i tempi di caricamento della pagina. La velocità di un sito è uno dei fattori principali che fanno la differenza tra visita e abbandono. Valuta tu.
  6. Dimenticare la licenza d’uso: il font è un’opera tecnica e artistica. Alcuni costano, alcuni hanno limitazioni commerciali, altri sono totalmente liberi su siti di stock o integrati in CMS.
  7. Trascurare l’accessibilità: rendendo il sito accessibile aumenti le probabilità che chiunque ti possa leggere e capire. Trascurare questo aspetto non ha senso.
  8. Seguire le mode del momento: lasciati ispirare, ma ricorda che le mode passano presto e ti fanno perdere nella massa. La personalizzazione di tipografie stabili e versatili ti permette invece un’originalità autentica e davvero connotativa.

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