Il lavoro da casa sembra un sogno. Soprattutto per chi non può farlo. Infatti, rispetto al lavoro d’ufficio, il lavoro online può dare più libertà, sia di workflow che di gestione personale. In particolare, il lavoro da casa può favorire una visione “a progetto” o “a prodotto”, rispetto alla concezione (in alcuni casi un po’ antiquata) di lavoro orario. In questo discorso, ovviamente, escludiamo i lavoratori dipendenti che durante la pandemia si sono ritrovati a dover lavorare da casa le stesse ore di prima (se non di più) con qualcuno che li monitorava per 10 ore.
Lo hanno cominciato a chiamare “smart working”… inglesismo che si usa solo qui in Italia e che in casi come quello appena descritto è tutt’altro che agile o intelligente. Nonostante la solidarietà per chi si è ritrovato in questa situazione, noi ci stiamo riferendo a un lavoro da casa davvero intelligente. A un lavoro che guarda al risultato e non necessariamente ad arbitrari limiti orari. Una concezione del lavoro che lasci spazi e libertà personale.
Però la libertà ha un limite enorme: sta tutto a te e a come riesci a truccare il tuo cervello.
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Il cervello, se lasciato a se stesso è un pigrone
Possiamo essere i migliori amici di noi stessi. O i peggiori avversari. E come sai, è questa l’eventualità che si verifica di più. Certe volte è davvero difficile gestirsi da soli. Ogni mattina, se lavori da casa e non sei costretto ad andare in ufficio, se non hai famiglia e se non hai altre grandi responsabilità fisse, non è scontato alzarsi e darsi da fare. Se non hai scadenze urgenti, è facile rimandare il lavoro per un giorno, per settimane, per qualche ora.
Il nostro cervello se non venisse imbrigliato dalle costrizioni che gli imponiamo, andrebbe a risparmio. Seguirebbe una forma di pura efficienza. Al tuo cervello basta che tu mangi, bevi, dormi, fai l’amore e non ti stressi. Sono le nostre emozioni, che ci fanno trovare la motivazione per cercare di più. Ed è la nostra capacità di astrazione che ci permette di prospettare qualcosa di diverso rispetto a quello che vediamo oggi. O rispetto a bisogni immediati.
Per costruirsi il proprio futuro, sia prossimo che remoto, bisogna riuscire ad andare contro la naturale “pigrizia” del cervello. A trovare delle soluzioni, delle strategie: dei trucchi, che puoi applicare a te così da non ritrovarti ad annegare nelle scadenze, stressarti o rimandare ciò che vorresti.
1) Evita (quando puoi) il lavoro da casa notturno
Dormire di notte e stare attivi di giorno influisce sulla qualità del sonno, sul metabolismo, sullo stato mentale: su tutto l’organismo, inclusa la psiche. Sempre biologicamente parlando, è anche vero che ci si può adattare a tutto. Ma questo ha un prezzo. Chiedetelo a chi fa il netturbino o il panetterie.
Se puoi scegliere, di solito è meglio svegliarsi la mattina presto e avere una routine più stabile possibile. Che non significa rigida o sempre uguale in ogni elemento. Non bisogna necessariamente alzarsi alle 5 di mattina e fare 15km di bicicletta prima di mettersi a lavorare; o farsi le docce ghiacciate mentre si sente un audiolibro motivazionale o un podcast formativo.
Di solito, basta non mettersi subito davanti agli schermi, muoversi un po’, fare una colazione nutriente ma leggera, ed entrare gradualmente nella produttività che si è pianificata. Una routine stabile, preferibilmente mattutina, ti predispone a lavorare meglio.
Che può significare anche lavorare meno intensamente, distribuendo l’impegno in più fasi. Così puoi bilanciare lavoro e tempo libero. E svegliandoti presto hai il tempo, cioè il materiale, per organizzarti.
2) Datti obiettivi giornalieri realistici
Il lavoro da casa spesso lo praticano i liberi professionisti, che generalmente hanno più commissioni e progetti da gestire contemporaneamente. Una buona organizzazione è la chiave per arrivare a dama.
Ovvero, concludere una cosa per volta. Non lasciare niente indietro.
Per farlo, non bisogna voler fare troppo e in fretta. Darsi aspettative troppo alte da subito ti espone a stress, frustrazione e senso di fallimento. Queste sensazioni e sentimenti a volte alimentano la motivazione. Ma non è detto che siano ciò che ci meritiamo, né ciò che è necessario per avere gli stessi risultati.
3 obiettivi al giorno concreti e raggiungibili, possono essere un ottimo inizio per capire come calibrare i parametri che definiscono gli obiettivi, il loro numero, la loro distribuzione e frequenza nel corso della giornata. Facendo un po’ di pratica, scoprirai da te come definire e impostare i tuoi obiettivi giornalieri. Ed è qua che potrai alzare le aspettative, perché hai gli strumenti per avvicinartici davvero… o quantomeno sai costruirti il sentiero per rimediarli.
Non c’è una regola fissa da seguire: solo un approccio, che cominci a mettere in pratica dandoti obiettivi giornalieri realistici, utili e sostenibili nel tempo.
3) Mai sentita la tecnica del pomodoro?
La concentrazione non è infinita. Si allena, ma gli esseri umani hanno dei limiti fisici. Anche se si può resistere per 8 ore di fila davanti al pc senza mai alzarsi, non esiste persona che riesca a farlo mantenendo costanti le proprie prestazioni analitiche, cognitive e creative.
Quindi servono delle pratiche per mantenere alta l’attenzione quando serve. La tecnica del pomodoro è così diffusa da sembrare scontata. Ma in realtà non è famosa a caso.
- 25 minuti di lavoro senza distrazioni.
- 5 minuti di pausa.
- Ripeti altre 4 volte e poi riposa 15/30 minuti.
Semplicissimo, vero? Provaci. Ti fa accorgere di quanto tempo si spreca generalmente fermandosi ogni tanto per guardare il cellulare, una mail, o farsi una telefonata arbitrariamente.
E ci si accorge pure che spezzettare le sessioni di lavoro e di pausa, dà risultati migliori, perché si rimane freschi e motivati più a lungo.
4) Riduci al minimo le distrazioni fisiche e digitali
Le notifiche sono ladre silenziose di tempo quando si lavora da casa. Senza nessuno che ci controlla è facile abbandonarsi a una scrollata su Instagram, a una sessioncina di brainrot, a un giochino per staccare un attimo… o metterci a fare un pisolino volante sul divano.
È qua che il lavoro da casa ci mette di fronte a noi stessi e a come ci sappiamo gestire senza padrone. Basta poco per perdere il filo: la soluzione?
Crea ambienti di lavoro digitali puliti. Quindi disattiva le notifiche non essenziali in quel momento. Non tenere troppe schede aperte insieme. Sia digitalmente che fisicamente, non creare il terreno per distrarti.
5) Ottimizza la comunicazione con colleghi e soci
I problemi di comunicazione con colleghi, soci e collaboratori portano via un sacco di tempo e di energie. Ti è mai successo di spendere ore su una call a cui neanche ha troppo senso partecipare? Ti è mai capitato di discutere, e non capirsi, su informazioni e decisioni che si sarebbero potute condividere o proporre in maniera più agile? Magari attraverso servizi cloud.
Non penso che ti faccia piacere perdere così questo tempo e roderti il fegato, specialmente quando si potrebbe risparmiare avendo gli stessi risultati.
Dal momento che hai più libertà di altri, dove hai modo potresti provare a esercitarla trovando e ottimizzando maniere di comunicare meglio e più agilmente.
6) Quando lavori da casa, prenditi pause dagli schermi
Essere sempre connessi non significa essere sempre produttivi. Il lavoro da casa spesso porta a una sovraesposizione digitale che affatica e che porta naturalmente a cali di concentrazione e della sua qualità. Inserire strategicamente nella propria giornata pause radicali dagli schermi, anche solo di 30 minuti ogni tanto, ti aiuta decisamente a recuperare energie fisiche e mentali.
Quando devi risolvere un problema, ma ci sei troppo immerso, se non stacchi mai rischi di incastrarti in un tunnel senza via d’uscita. Staccare dallo schermo e non fare nulla che riguardi il tuo lavoro, può ispirarti a trovare soluzioni proprio nel lavoro, perché ti togli il paraocchi per un po’.
7) Ottimizza il tuo spazio di lavoro da casa
Un ambiente disordinato di solito favorisce la confusione mentale. Anche se lavori a casa e non devi rendere conto a nessuno, il tuo spazio dovrebbe essere pensato per stimolare concentrazione e comfort.
Una sedia ergonomica, una buona illuminazione naturale o LED a luce neutra, e una scrivania libera dal superfluo possono davvero fare la differenza.
Può aiutare anche avere una stanza o un’area della casa che sempre (o solo in certi orari) è dedicata esclusivamente al lavoro.
8) Automatizza attività ripetitive (ma controlla sempre)
A volte, fare manualmente ciò che potrebbe essere automatizzato, non migliora necessariamente la resa. Certe volte, diventa una perdita di tempo e basta. Un’occasione persa di fare altro.
Dalla gestione delle mail alla pubblicazione sui social, esistono strumenti che permettono di semplificare e snellire le attività ricorrenti: vedi Zapier, Make, Trello…
Automatizzare non vuol dire eliminare il controllo, ma liberare il tempo per ciò che conta di più: strategia, creatività, relazioni.
9) Prova il micro-learning
Formarsi continuamente rimane fondamentale anche se si lavora da casa. Certo, potresti aver sviluppato una competenza professionale col tuo stile, puoi avere i tuoi giri di clienti a cui va bene quello che fai e come lo fai, a prescindere da un’evoluzione delle tue attuali capacità e offerte.
Tuttavia, lavorando nel digitale ti confronti con un mondo in continua evoluzione. Formarsi non significa dedicare ore o giornate a studiare.
Mentre fai bollire la pasta puoi ascoltarti un podcast, anche di 10 minuti: possono bastarti a renderti più consapevole di quello che hai intorno e scoprire nuove opportunità da cogliere, argomenti da studiare meglio se ne varrà la pena o nuove direzioni da prendere.
10) Stabilisci limiti chiari tra lavoro da casa e vita privata
Una tra le sfide più dure del lavoro da casa è stabilire limiti definiti con la vita privata. E questo vale sia fisicamente che virtualmente. In sostanza, dovresti evitare, per esempio, di chattare su WhatsApp alle 10 sera con un collega su questioni di lavoro. Specialmente se in casa non sei solo. A volte può essere innocuo, ma se non metti mai dei limiti rischi di sovraccaricarti, trascurare relazioni, ricevere troppi stimoli, e nel tempo di saturarti ed esaurirti, incorrendo nel burnout.
Inoltre, essere sempre reperibile, potrebbe metterti in situazioni scomode. Pensa a un cliente o a una collega che ti chiama o ti scrive quando vuole, anche la sera.
Oggi può andare bene, ma domani potresti rispondere inadeguatamente, magari distratto mentre ti stai svagando, stordito mentre hai sonno o nervoso per qualsiasi altro motivo che la persona dall’altra parte del telefono potrebbe non conoscere e comprendere. Cosa che potrebbe creare intoppi o compromettere un rapporto lavorativo. Cosa che si sarebbe potuta evitare stabilendo dei limiti tra lavoro da casa e vita privata, con te stesso e con gli altri.