No, non stiamo parlando della missione spaziale di 60 anni: il Progetto Gemini Google è una delle iniziative più recenti e ambiziose nel campo delle IA. Oggi vi raccontiamo, dalla nascita fino alle sue caratteristiche, questa sinergia tecnologica che rivoluziona il modo in cui interagiamo con le intelligenze artificiali.
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Gemini Google è il primo progetto di una fusione tecnologica
Prima di parlare delle caratteristiche del Progetto Gemini Google, facciamo un po’ di contesto partendo dalla fusione che ha permesso il suo sviluppo.
Google Brain, classe 2011, si concentra principalmente sul deep learning e su algoritmi che imparano da enormi quantità di dati. Contributi significativi di questa realtà li vediamo in utilizzi su scala mondiale che implementano reti neurali avanzate come la traduzione automatica e la robotica. Google Translate e TensorFlow vi dicono niente?
DeepMind, fondata nel 2010 e acquisita da Google nel 2014, invece è nota per i suoi successi nell’apprendimento per rinforzo. Ma cos’è l’apprendimento per rinforzo? Parliamo di una tecnica di intelligenza artificiale in cui un bot o un algoritmo imparano a compiere decisioni in un ambiente attraverso un sistema di ricompense e punizioni. Insomma, DeepMind ha dato vita a IA come AlphaGo e AlphaFold. La prima ha sconfitto i migliori giocatori umani di Go. La seconda prevedere con precisione la struttura tridimensionale delle proteine, risolvendo uno dei problemi più difficili della biologia computazionale.
L’anno scorso DeepMind si è fusa con Google Brain per formare Google DeepMind.
Gemini Google è il primo progetto frutto di questa tecnologia.
Caratteristiche di Gemini Google e le sue 3 versioni
Gemini Google quindi è un modello di intelligenza artificiale multimodale in grado di elaborare testo, immagini, audio e video. Utilizza tecniche avanzate di apprendimento per rinforzo e ha capacità di pianificazione e ragionamento. Gemini si integra in altri prodotti Google per ottenere risposte più accurate e contestuali, generare contenuti, analizzare dati complessi ed eseguire compiti che coinvolgono diversi tipi di input.
È disponibile in 3 versioni. La più potente è Ultra, poi abbiamo Pro e Nano, l’adattamento per smartphone.
Oltre agli utilizzi per gli utenti, Gemini si migliora di continuo. Questo grazie a tecniche avanzate come il reinforcement learning e il tree search.
Il futuro di Gemini
Proprio a partire dal miglioramento in corso che è una delle caratteristiche principali di Gemini, nel prossimo futuro si prospettano versioni che includeranno la memoria e la capacità di pianificazione a lungo termine. In questo modo, una tecnologia già molto interessante e performante, rischierebbe a breve di dominare il mercato… o, auspicabilmente, di creare una competitività virtuosa intesa come boost tecnologico mondiale.