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I telefoni davvero ci ascoltano per proporci pubblicità mirate?

I telefoni ci ascoltano? Il nostro smartphone, mentre facciamo conversazioni dal vivo con i nostri amici o familiari, davvero è in grado ed è autorizzato a registrarci per proporci pubblicità mirate? Quante volte ti è capitato di parlare di qualcosa e ritrovarti, in siti web, su app o sui social, pubblicità inquietantemente correlate alla conversazione?

Diciamo subito che la certezza di essere ascoltati può accadere per via di un bias di conferma, ovvero un meccanismo per cui tendiamo a notare maggiormente gli eventi che confermano le nostre convinzioni, sottovalutando quelli che le contraddicono. In altre parole, se pensiamo che i nostri telefoni ci ascoltano, siamo più propensi a notare le pubblicità che sembrano confermare questa idea, trascurando tutte le altre.

In parte perché, anche se spaventoso, da un certo punto di vista forse è più eccitante la percezione di ritrovarci in un mondo alla Matrix.

Un mondo distopico in cui siamo addormentati, dove l’intelligenza artificiale ci illude, ci domina e ci coltiva per alimentarsi… ma noi decidiamo di svegliarci ed entrare nella schiera degli eroi della resistenza.

morpheus matrix pillola rossa pillola blu i nostri telefoni ci ascoltano?

Il caso di Cox Media Group potrebbe essere la prova che i nostri telefoni ci ascoltano

Ma davvero si può ridurre la preoccupazione a un ironico paragone con il film Matrix o a una paranoia? Esistono dati e prove concrete che dimostrano che gli smartphone sono in grado di ascoltarci attivamente per proporci pubblicità mirate?

Credits: Cox Media Group

Secondo un’indagine dell’autorevolissima testata 404 Media, Cox Media Group stava pubblicizzando un servizio per i professionisti del marketing chiamato Active Listening: ovvero, ascolto attivo. Questo servizio prevedeva la possibilità di ascoltare i microfoni installati negli smartphone, nelle smart TV e in altri dispositivi… e guardate quali partner affermava di avere:

Credits: Cox Media Group

Che Cox Media Group proponesse questo servizio è verificato e si possono trovare le prove su 404 Media. L’argomento è anche citato su Wikipedia, nella pagina della CMG stessa, e sono stati fatti articoli al riguardo anche da altre testate di rilievo come Repubblica.

Le big tech prese in causa negano categoricamente di appoggiare o di aver mai appoggiato pratiche del genere… ma come facciamo a capire dov’è la verità?

Cerchiamo di arrivarci facendoci le giuste domande.

L’ascolto continuo è tecnicamente possibile?

Nonostante il caso Cox Media, aneddoti e convinzioni soggettive, non esistono prove concrete che dimostrino che le aziende tecnologiche utilizzino i microfoni dei nostri dispositivi per registrare costantemente le nostre conversazioni su larga scala. Questo va detto.

Poi bisogna aggiungere che la pratica dell’ascolto attivo di miliardi di persone da parte delle big tech, oltre a essere altamente invasiva della privacy, e quindi estremamente pericolosa per la loro immagine, sarebbe soprattutto inefficiente dal punto di vista computazionale. Infatti per creare una struttura del genere ci vorrebbero una quantità enorme di denaro, strutture e risorse energetiche.

Questo non esclude ascolti occasionali (su permessi concessi alle app attive in background) e limitati e né che i nostri dati personali vengano raccolti in tanti altri modi e che vengono utilizzati anche illecitamente.

E questo, in una certa misura, possiamo evitarlo con delle pratiche che andremo a vedere più avanti.

Ma prima, per capire meglio di cosa stiamo parlando, dobbiamo sapere come funzionano le pubblicità mirate.

Come funzionano realmente le pubblicità mirate?

Le pubblicità che sembrano “leggere nella nostra mente” sono il risultato di un complesso sistema di profilazione basato su una vasta gamma di dati, tra cui:

Se ti interessa sapere di più su come funzionano le pubblicità mirate, puoi leggere il nostro articolo dedicato. Altrimenti, ti basti sapere che questa grande mole di dati personali da più fonti è già sufficiente a creare profilazioni piuttosto coerenti. Profilazioni, che vengono sottoposte a diverse inserzioni per capire quali sono le pubblicità più efficaci. In soldoni chi ci propone pubblicità, specialmente nelle fasi iniziali, va a tentativi.

E noi possiamo decidere in una buona misura cosa accettare, cosa no e come tutelarci da messaggi e registrazioni che non ci piacciono.

Come evitare che i telefoni ci ascoltino

A prescindere dalla paura di essere ascoltati dal proprio smartphone, è consigliabile adottare alcune o tutte delle seguenti precauzioni di sicurezza informatica per evitare qualsiasi violazione indesiderata. Violazioni non solo della privacy, ma anche di dati che possono potenzialmente esporti ad altri tipi di truffe, specialmente se ti approcci ad applicazioni o siti sospetti:

Ma quindi i telefoni ci ascoltano davvero o no?

Tecnicamente potrebbe essere possibile, ma solo in una certa misura, anche solo occasionalmente o limitatamente alla dichiarazione di certe parole chiave o al mantenimento di app in background alle quali si è dato precedentemente permesso di utilizzare il microfono.

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