Upwork è una delle piattaforme di lavoro online più diffuse: letteralmente uno snodo mondiale dove si incontrano liberi professionisti e clienti.
Non a caso è la prima piattaforma della quale abbiamo deciso di parlarvi in questa rassegna dedicata. Infatti è tra le più facili da comprendere e tra quelle che propongono una maggiore varietà di domanda e offerta. Già focalizzandovi solo su Upwork potrete iniziare a lavorare online senza rischi, complicazioni o particolari difficoltà. Potrete già fare le vostre prove, ampliare il vostro portfolio, conoscere nuovi datori di lavoro, potenziali collaboratori, mettere le basi per approcciarvi ad altre piattaforme simili e per migliorare i vostri metodi.
Siete nomadi digitali che vogliono lavorare online da casa? Siete professionisti alle prime armi che vogliono costruirsi un portfolio prima di proporsi a grandi aziende? Oppure siete professionisti affermati che hanno solo voglia di ampliare i loro orizzonti lavorativi?
In ogni caso questa guida farà al caso vostro.
Come funziona Upwork e come usarlo per cercare lavoro online
Upwork è essenzialmente un ecosistema vasto e diversificato, dove trovi progetti che vanno dalla programmazione e lo sviluppo web al design, al copywriting, al marketing digitale, fino alla produzione e alla post produzione audiovisiva.
Sostanzialmente si parte come sempre da un profilo. In questo definiremo competenze al fine di vedere le proposte adatte a noi. Faremo le nostre proposte scritte agli annunci che ci interessano e stringeremo contatti. Ci scambieremo recensioni con i nostri clienti, influendo sulla reputazione del nostro profilo e su quella di chi dà lavoro.
Tutto questo per avere un ricircolo costante di proposte ma anche per stringere legami a lungo termine con i clienti. Infatti, come vedrete, le commissioni di Upwork sono studiate apposta. Ma intanto partiamo dalla base.
Profilo e paga oraria
Come prima cosa si struttura un profilo, che dovrebbe essere ottimizzato ispirandosi alla SEO. Questo soprattutto per una questione di fruizione umana. Ci si deve far capire insomma, e scrivendo per parole chiave si riescono a far risaltare competenze, personalità, esperienze e approccio. La sintesi a livello di scrittura infatti sprona ad andare al succo in maniera chiara, ma senza essere scarni e riduttivi.
Nella creazione del profilo si imposta una paga oraria che ci definisce. Questa si può cambiare in ogni momento, quindi consigliamo di partire bassi per fare più esperienze sulla piattaforma. Infatti la reputazione del proprio profilo non si basa soltanto sul portfolio e il curriculum che proponiamo, ma sulla percentuale di successo dei lavori su Upwork (JSS).
Quindi, in altre parole, dobbiamo un po’ sporcarci le mani per trovare clienti che ci paghino come vogliamo. Dall’altra parte in effetti abbiamo un cliente che deve investire del denaro in un professionista che non conosce. Può scegliere tra migliaia e migliaia di persone in tutto il mondo con le stesse competenze. Parlando per grandi numeri, o sceglie quello più disponibile e che può pagare meno o quello che ha una reputazione più alta sulla piattaforma.
Competenze e proposte di lavoro
Nella creazione del profilo si spuntano i riquadri delle competenze specifiche, così che si possano trovare domande e fare offerte che riguardano nicchie del proprio campo professionale. Specificare le competenze dunque serve a farci vedere proposte per le quali possiamo candidarci da subito.
Quindi in base alle competenze che abbiamo impostato nell’interfaccia si presentano tutte le proposte di lavoro relative, che mostrano:
- Profilo del datore di lavoro che ha pubblicato la proposta.
- Annuncio scritto, dove è chiara la task, l’obiettivo del cliente e dettagli più specifici.
- Inizio e termine del lavoro.
- Compenso.
- Form.
Scrivere la proposta su Upwork
Nel form si applica la nostra proposta scritta, che è determinante.
Per esperienza diretta vi consigliamo di leggere bene l’annuncio del cliente. Già dal modo in cui si mostra l’annuncio infatti si può capire qualcosa della persona che l’ha scritto, come il tipo di comunicazione che potrebbe fruire meglio. Per esempio, se un annuncio è scritto in maniera molto formale sarà probabile che il cliente preferirà una comunicazione simile, e che quindi vedrà come meno seria una proposta scritta diversamente. Ancora, se capiamo di avere dall’altra parte una persona concisa, sarà controproducente rivolgersi a lei troppo verbosamente: neanche ci leggerà.
Poi nell’annuncio sono presenti a volte dettagli cruciali, perché possono contenere un bisogno specifico. Se riusciamo a coglierlo possiamo trovare la chiave di comunicazione esatta per farci prendere in considerazione e farci scegliere. Leggere solo il nome dell’annuncio e la sintesi della task, ci espone al rischio di scrivere una proposta asettica, generica o poco seria, perché potrebbe evidenziare che non abbiamo letto niente.
Queste informazioni e impressioni che abbiamo raccolto le combiniamo a quello che troveremo nel profilo del cliente.
Ora abbiamo una persona e un bisogno: non resta che proporci come soluzione. Noi consigliamo di capire prima se siamo in grado di argomentare istantaneamente come potremmo una soluzione obiettiva, senza trucchi e giri di parole persuasivi.
Se capiamo di poterlo fare, basta provare. Il resto è lasciato a casi che non possiamo sapere e che riguardano il cliente. Se tutto va bene avremo il contratto del quale, quando possibile, possiamo definire alcuni termini. Una volta che il cliente ha accettato la nostra proposta scritta ed entrambi il contratto, il lavoro parte senza altre procedure. Ci si può sentire via chat col cliente in qualsiasi momento per domande e aggiornamenti.
Recensioni e reputazione
Alla conclusione di ogni lavoro sia il professionista che il cliente possono lasciare valutazioni fino a 5 stelle e recensioni testuali. Queste recensioni influiscono sulla JSS, una percentuale di successo dei lavori portati a termine su Upwork: la nostra reputazione.
Le recensioni che si scambiano cliente e professionista non sono visibili a nessuna delle due parti per 14 giorni, in modo che non si influenzino a vicenda. Ma allo stesso tempo il cliente può lasciare un feedback privato ad Upwork.
Commissioni di Upwork
Upwork fa da intermediario per i pagamenti tenendo i soldi in un conto fiduciario fino alla fine del lavoro. Dal momento che fornisce la piattaforma, fa da contatto e assicura i pagamenti, trattiene una commissione. La commissione di Upwork varia a seconda del compenso totale ottenuto da un solo cliente. All’inizio, fino a 500 dollari è del 20%. Se poi facciamo tanti lavori con lo stesso cliente, si alza il compenso totale e via via la percentuale di commissioni si abbasserà. Da 10.000 dollari in su infatti scende al 5%.
In sostanza, quindi, Upwork ci incentiva a tessere relazioni stabili e durature con gli stessi clienti.